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RICORRENZA DEL GIORNO

25/04/2013

La Liberazione

In questo giorno simbolico e speciale, e in questo periodo così delicato, vale la pena ricordare i tanti italiani, giovani soprattutto, che sacrificarono il loro futuro per consegnarci un presente libero e giusto. Lo facciamo con le parole con le quali Piero Calamandrei, tra i fondatori del Partito d'Azione, rispose a Albert Kesselring, comandante dell’esercito nazista in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, che non solo dichiarò di non provare rimorsi per ciò che aveva ordinato (Fosse Ardeatine e Strage di Marzabotto, tanto per dire), ma che, semmai, meritava un monumento.

Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA