Il 17 aprile 1975 è il primo giorno dell’Anno Zero. I giorni, i mesi, gli anni e i secoli precedenti non esistono. La storia ha inizia quel giorno, con la presa del potere di Pol Pot, detto anche Fratello Numero 1, e dei suoi compagni, i cosiddetti khmer rossi. Ecco, in poche parole, la raffinata (…) storiografia del Partito Comunista di Kampuchea, il partito comunista della Cambogia. Quello che in quattro anni costrinse il proprio Paese all’isolamento internazionale, alla statalizzazione forzata di ogni proprietà, all’abbandono delle città, alla chiusura di scuole e ospedali e di tutte le professioni “borghesi”, alla negazione di ogni religione, alla malnutrizione. Che ricorse in modo sistematico alla tortura, ai lavori forzati e alla pena capitale. Che, vale la pena ripeterlo: in appena quattro anni, causò la morte di più di un milione e mezzo di persone su una popolazione di circa sette milioni, circa il venti per cento della popolazione. 
E se fossero questi gli anni da cancellare?


Ps. La risposta, ovviamente, è no.
Ogni tragedia, ogni evento che insanguina la storia, come i campi di concentramento nazisti e quelli di rieducazione maoisti, va testimoniato e raccontato. In modo che non si ripeta.