Joaquín Navarro Valls nasce il 16 novembre 1936 a Cartagena, in Spagna. Studia Medicina a Barcellona e grazie a una borsa di studio nel 1961 ottiene una laurea in Medicina e Chirurgia ad Harvard. Tornato in Spagna consegue la laurea in Giornalismo e in Scienze della Comunicazione, e un dottorato in Psichiatria.   
Dopo un’esperienza da  inviato in Italia per il quotidiano di Madrid ABC, nel 1984 diventa direttore della sala stampa del Vaticano. È un incarico che occupa per ventidue anni, che lo porta a presenziare alle conferenze internazionali della Nazioni Unite come osservatore permanente della Santa Sede e, soprattutto, ad affiancare Giovanni Paolo II nel suo lungo pontificato (1978 – 2005). È una presenza preziosa e importante, che conosce il mondo e non ha paura di metterci la faccia, e di lasciar trasparire le sue emozioni, specie nell’ultimo periodo, quando il Santo Padre si ammala e lui funge da tramite con il resto del mondo. Navarro è un uomo rigoroso, che si dedica anima e corpo al proprio incarico. Che guarda dritto negli occhi i potenti. E che assiste e partecipa a quello che lui stesso definisce il “capolavoro” di Wojtyla, “l’aver detto di sì fino all'ultimo momento a tutto quello che Dio gli chiedeva. La sua totale disponibilità ad essere quello che Dio gli domandava che fosse, sia quando era un giovane uomo vigoroso sia quando non ce la faceva più […] Non scelse di morire. Scelse – ancora una volta nella sua vita – di accettare quello che un Altro aveva scelto per lui.”