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RICORRENZA DEL GIORNO

20/03/2014

Ilaria Alpi

Ilaria Alpi nasce a Roma il 24 maggio 1961 e sino da bambina ha le idee chiare: sarà una giornalista. E fa di tutto per diventarlo. Dopo la laurea in lettere straniere, comincia a collaborare con “Paese Sera” e “L’Unità”. Nel 1989 entra in Rai, come collaboratrice alla redazione esteri del Tg3.  
Nel 1994 va in Somalia insieme all’operatore tv Miran Hrovatin. Racconta l’intervento ONU “Restor Hope”, “Ridare speranza” a una Nazione sopraffatta e violata dalla guerra civile e dalle carestie. Ilaria Alpi non si limita a fotografare gli accadimenti. Investiga, indaga. Segue una pista, un filo sottile che sembra collegare traffico di armi e rifiuti tossici all’esercito e altre istituzioni italiane. Anche se è consapevole del rischio, non indietreggia.
Il 20 marzo della stesso anno un commando somalo armato di kalashnikov uccide lei e Miran Hrovatin nel cuore della città. L’imprenditore italiano Giancarlo Marocchino, presente sul posto, dichiara a caldo: “Non è stata una rapina. Si vede che sono andati in certi posti che non dovevano andare”. Il padre di Ilaria parla di "esecuzione".
Le indagini non portano a niente. Purtroppo, in Italia non è una novità. 
Tuttavia il 16 dicembre 2013 la Presidenza della Camera, su iniziativa della presidente Boldrini, avvia la procedura di decretazione degli atti acquisiti dalle Commissioni parlamentari d’inchiesta sui rifiuti e sul caso Alpi-Hrovatin.
Non è ancora finita.