Sintetizzare la vita dell’uomo che ha inventato il “Signor G” e lo “Shampoo”, ovvero: l’elogio dell’accidia, è difficile. Per chi ha avuto il privilegio di vederlo in teatro e per i più che lo hanno amato ascoltandone i dischi o ammirandolo in televisione, rimane una icona del nostro recente passato. Ora che non c’è più si avverte in modo particolare la sua assenza. A dispetto di quanto diceva in un celebre sketch con Mina, ha avuto il coraggio di “cambiare idea” ed è stato ingiustamente criticato. A undici anni dalla scomparsa, siamo felici di ricordarlo.