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RICORRENZA DEL GIORNO

29/07/2013

Il servizio militare (2004)

È stato, come i Promessi Sposi e come la televisione delle origini (perdonate il paragone un po’ ardito), uno strumento per unificare l’Italia. È stato introdotto ai tempi di Napoleone, è continuato sotto il Regno e mantenuto durante la Repubblica. Poi, il 29 luglio 2004, dopo centoquarantatré anni, la Camera dei Deputati vota l’abolizione del servizio di leva obbligatorio (a partire dal 30 giugno 2005); e parole come naja, CAR, coscrizione e obiezione di coscienza vanno definitivamente in soffitta.
Bene? Male? Dipende.
C’era chi ci credeva e chi faceva di tutto per evitarlo, chi voleva ma non poteva e chi partiva volontario, chi assecondava un sogno e chi finiva dentro a un incubo, chi scopriva lo spirito di gruppo e chi, nel gruppo, si perdeva, chi trovava se stesso e chi “andava fuori di testa”, chi scopriva il valore della disciplina e della gerarchia e chi scopriva che la disciplina e la gerarchia non facevano per lui, chi pensava alla difesa della frontiera e chi pensava che proprio la frontiera fosse il problema, chi ci è stato due anni, chi uno, chi otto mesi e chi pensava fosse tempo sprecato, chi era idoneo, chi rivedibile, chi riformato.
Bene? Male? Sicuramente passato.