Vorremmo ricordare solo cose belle. Vorremmo quasi che non succedesse altro.   Invece.
L’8 ottobre 2001 un aereo della compagnia SAS si lancia sulla pista di Linate per il decollo. Nello stesso istante un Cessna, un velivolo di piccole dimensioni, imbocca la stessa traiettoria in senso inverso.
Il radar a terra non funziona. La segnaletica è inadeguata. La nebbia impedisce di vedere al pochi metri di distanza. La collisione è inevitabile, l’impatto tremendo.
Il Cessna si disintegra sul colpo. Il Jet della SAS si imbarda e si schianta a fondo pista, contro un deposito bagagli.
È una strage. Muoiono 118 persone (tra gli occupanti degli aerei e gli addetti dell’aeroporto). È il più grave incidente aereo mai avvenuto in Italia. 
Non è bello. Non è divertente. Non è consolante.
Ma vale la pena ricordarlo. Perché non si ripeta. E perché le vittime non siano dimenticate.