Ventuno anni fa, con la pubblicazione della costituzione apostolica Fidei depositum, papa Giovanni Paolo II presenta il nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica, che verrà approvato e promulgato il 15 agosto 1997 con la lettera apostolica Laetamur magno.
Di cosa si tratta? Le parole del Santo Padre sono la risposta più chiara e fondata: La catechesi è un’educazione della fede dei fanciulli, dei giovani e degli adulti, la quale comprende in special modo un insegnamento della dottrina cristiana, generalmente dato in modo organico e sistematico, al fine di iniziarli alla pienezza della vita cristiana […]. L’insieme delle iniziative intraprese nella Chiesa per fare discepoli, per aiutare gli uomini a credere che Gesù è il Figlio di Dio, affinché, mediante la fede, essi abbiano la vita nel suo nome, per educarli ed istruirli in questa vita e così costruire il corpo di Cristo.
La catechesi si articola attorno ad alcuni punti fermi della missione pastorale: l’annuncio del Vangelo, la ricerca delle ragioni per credere, l’esperienza di vita cristiana, i sacramenti, l’integrazione nella comunità ecclesiale, la testimonianza apostolica e missionaria. La catechesi, insomma, come scritto nella Prefazione al Catechismo, è legata in modo intimo ed essenziale a tutta la vita della Chiesa, quella storica e temporale, e quella interiore: solo seguendo la Catechesi è possibile una sua crescita.
Nel concreto, il catechismo ha lo scopo di presentare una esposizione organica e sintetica dei contenuti essenziali e fondamentali della dottrina cattolica sia sulla fede che sulla morale, alla luce del Concilio Vaticano II e dell’insieme della Tradizione della Chiesa. Le sue fonti principali, si legge, sono la Sacra Scrittura, i santi Padri, la liturgia e il Magistero della Chiesa.
Strutturato attorno a quattro “pilastri” (professione di fede battesimale, ovvero il Simbolo; sacramenti della fede; vita di fede, ovvero i Comandamenti; preghiera del credente, ovvero il “Padre nostro”), il catechismo è il compendio integrale della dottrina cristiana, la condizione della fede; il fondamento della sua autorità perché chi dice: “Io credo” dice: “Io aderisco a ciò che noi crediamo”.