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RICORRENZA DEL GIORNO

19/06/2013

Gli uomini, la storia

Pensavamo alla ricorrenza del giorno. Cercavamo qualcosa che valesse la pena ricordare. Niente, non c’era nessun fatto che ci coinvolgesse, interessasse, commovesse o anche solo divertisse.
“Magari c’è qualche anniversario, qualche compleanno da celebrare”, ci siamo detti. E abbiamo frugato nella Rete: “Caspita, ci sono un bel po’ di figure 'interessanti'. Quale scegliamo?”
Alla fine, erano rimasti in quattro: Ayman al-Ẓawāhirī, Aung San Suu Kyi, Piero Gobetti e Radovan Karadzic.
Certo, non sono tutti personaggi positivi (al contrario!), ma, nel bene o nel male, hanno segnato il loro tempo e il loro paese: Ayman al-Ẓawāhirī  (1951) è stato il braccio destro di Osama Bin Laden e, alla sua morte, lo ha sostituito al vertice di di Al-Qaeda; Aung San Suu Kyi (1945, premio Nobel per la Pace nel 1991) ha dedicato la sua vita alla lotta non violenta contro la dittatura e in favore dei diritti umani in Brimania, e, dopo anni di arresti domiciliari, il 1 aprile 2012 è stata eletta in Parlamento; Radovan Karadzic (1945) era capo dell’esercito serbo-bosniaco ed è accusato di genocidio dal Tribunale Internazionale per i crimini di guerra; Piero Gobetti (1901) è stato un intellettuale antifascista e il teorico della “rivoluzione liberale”.
Quattro personaggi importanti, che, a modo loro, hanno fatto la storia.
Abbiamo scelto di non scegliere. E di lasciare ogni commento alle parole di un altro grande personaggio nato il 19 giugno, Blaise Pascal (1623): “La giustizia deve essere congiunta al potere, così che ciò che è giusto possa anche aver potere, e che ciò che ha potere possa essere giusto”.