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RICORRENZA DEL GIORNO

20/11/2013

Giornata mondiale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza

La Giornata Internazionale per i Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza celebra la data in cui l’Assemblea Generale della Nazioni Unite approva la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia, il 20 novembre 1989. La Convenzione non è una semplice dichiarazione ideale né una proposta formale, ma, se ratificata, ha un valore normativo. Lo Stato che lo sottoscrive (l’Italia lo ha fatto il 27 maggio 1991) si impegna ad armoniazzare le norme particolari con ciò che la Costituzione prescrive. Composta da 54 articoli e due Protocolli opzionali (sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale) enuncia i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e bambine del mondo. I principi più importanti sono quattro:
a) non discriminazione (art. 2), ovvero i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione
b) superiore interesse (art. 3), ovvero in ogni legge, iniziativa pubblica o privata e ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità
c) diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6), ovvero gli Stati devono sfruttare tutte le risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini
d) ascolto delle opinioni del minore (art. 12), ovvero i bambini hanno il diritto di prendere parte ai processi decisionali che li riguardano e, viceversa, gli adulti il dovere di prendere in considerazione le loro opinioni.
Il bambino, in poche parole, non è solo un termine dell’accordo ma il protagonista, il nucleo attorno al quale si fonda la famiglia e, quindi, la società tutta. Sostiene, infatti, il Preambolo “che la famiglia, quale nucleo fondamentale della società e quale ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri e in particolare dei fanciulli, deve ricevere l'assistenza e la protezione necessarie per poter assumere pienamente le sue responsabilità all'interno della comunità […]. Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace del mondo.”