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RICORRENZA DEL GIORNO

27/06/2013

Giorgio Vasari (1574)

Giorgio Vasari è un interprete vero, attivo e partecipe dell’Umanesimo (è lui che, recuperando una nozione di Leon Battista Alberti, conia il termine “Rinascita”). 
Nato ad Arezzo nel 1511, si sposta per tutta Italia, operando in particolare a Roma e Firenze (dove conosce e frequenta Michelangelo, Baccio Bandinelli e il Rosso Fiorentino).
È pittore (capace, sebbene non particolarmente originale), architetto (si occupa del Palazzo Vecchio e degli Uffizi di Firenze) e, soprattutto, scrittore: la sua fama è legata alle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri, pubblicate nel 1550 e riedite, con aggiunte, nel 1568. L’opera, che ordina e descrive le vite (comprese di scandali e pettegolezzi) e le opere di più di centosessanta artisti , è uno strumento fondamentale di conoscenza, valorizzazione e divulgazione dell’arte italiana, ancora oggi imprescindibile. Si può dire che sia la prima storia critica e organica dell’arte. 
Giorgio Vasari muore a Firenze il 27 giugno 1574.