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RICORRENZA DEL GIORNO

02/01/2014

Fausto Coppi

Forse, nel lontano 15 settembre 1919, nessuno avrebbe scommesso su un bimbo di soli 2 chili, eppure quel giorno nacque a Castellania (Alessandria) Fausto Coppi. Si scontrò con il suo destino nella salumeria in cui lavorava come garzone: qui conobbe il massaggiatore Biagio Cavanna. Avendo già lavorato con il grande Girardengo, fu lui ad insegnargli il “mestiere della bicicletta”. Fausto disputò la sua prima gara nel luglio del ’37, e un anno dopo, nell’estate del ’38, ottenne la sua prima vittoria. All’esordio al Giro d’Italia vinse la tappa fiorentina. La brillante carriera di Coppi fu bruscamente stroncata dallo scoppio della seconda guerra mondiale: spedito in Africa con la fanteria venne fatto prigioniero dagli inglesi, riuscendo a rientrare in Italia sono nel ’45. Risalì subito in sella, legandosi, l’anno seguente, al marchio Bianchi e collezionando una serie di vittorie che lo fecero diventare un campione del ciclismo italiano e non solo. Dopo aver partecipato, nel 1959, ad una corsa nell’Alto Volta (attuale Burkina Faso), rientrò in Italia febbricitante per aver contratto la malaria. Morì il 2 gennaio 1960 a soli 41 anni.