"Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti".
Enzo Biagi, giornalista, scrittore e conduttore televisivo scomparso il 6 novembre del 2007, esprimeva così l'amore per la sua terra. Nato in provincia di Bologna il 9 agosto 1920, frequentò un istituto tecnico e iniziò a scrivere per Il Picchio, una rivista studentesca da lui stesso creata e soppressa dopo qualche mese dal regime fascista. Rimase comunque forte in lui l’idea di diventare giornalista, nata con la lettura giovanile del Martin Eden di Jack London. All’età di 17 anni, nel 1937 scrisse il suo primo articolo per il quotidiano L’Avvenire d’Italia. Biagi continuò a collaborare con il quotidiano fino all’assunzione al Carlino Sera, come estensore di notizie per la versione serale de Il Resto del Carlino. Quando, durante la guerra, aderì alla Resistenza entrando nelle brigate Giustizia e Libertà, non combattè con le armi ma con le parole, scrivendo per Patrioti, il giornale partigiano di era unico redattore. Alla fine della guerra entrò con le truppe alleate a Bologna, annunciando via radio la liberazione. Proprio in questa città continuò a lavorare per Il Giornale dell’Emilia (ex Resto del Carlino) come inviato speciale e critico cinematografico e vi fondò il settimanale Cronache e il quotidiano Cronache sera. Inviato nel 1951 in Polesine per scrivere alcuni articoli sull’alluvione abbattutasi sulla regione, venne notato da Arnoldo Mondadori che gli offrì il posto di caporedattore del settimanale Epoca, del quale divenne direttore dopo che, dietro le sue direttive, le vendite crebbero di ventimila copie in una sola settimana. Nel 1960 fu costretto a lasciare il giornale a causa di un articolo sugli scontri di Genova e Reggio Emilia contro il governo Tambroni. Qualche mese dopo iniziò a lavorare come inviato speciale per La Stampa, mentre nel 1961 entrò in Rai divenendo nel 1962 direttore del Telegiornale e fondando il primo rotocalco televisivo "RT". "Dicono di lei", "Proibito", "Questo secolo: 1943 e dintorni", "Le inchieste di Enzo Biagi", sono solo alcune delle trasmissioni televisive da lui ideate e condotte. L’ultima fu "RT - Rotocalco Televisivo", della primavera del 2007.
La scomparsa di Enzo Biagi è stata una gravissima perdita per il giornalismo italiano e per l’intera nazione.