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RICORRENZA DEL GIORNO

05/10/2013

Denis Diderot

Denis Diderot (5 ottobre 1713 – 31 luglio 1784) è uno dei massimi esponenti dell’Illuminismo francese, nonché autore ed editore dell’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri. Di famiglia borghese, nasce in provincia, a Langres, e frequenta il collegio gesuita della città. Terminati gli studi, si sposta a Parigi. La città attraversa un periodo di grande fermento culturale. Diderot frequenta i salotti, i caffè, conosce Rousseau. Si apre alle scienze, alla letteratura, all’estetica. Dialoga, discute, si confronta con gli intellettuali dell’epoca. E con D'Alembert (che però, sotto le minacce della censura, nel 1759 lo molla), si dedica all'Enciclopedia. È un progetto grandioso, che lo tiene occupato per una quindicina di anni. Non è una semplice collezioni di saperi, ma un progetto culturale e politico, un manifesto della visione illuminista del mondo, dell'uomo e del progresso. L'illuminismo ha condizionato il pensiero occidentale, è stato un passaggio fondamentale della sua definizione. Qualcuno (a ragione) ci ha visto  un attacco alla religione, sminuita a semplice "superstizione". L'impegno, però, era alto, altro. Ha detto Pascal, qualche anno prima: "L'uomo è solo una canna, la piú fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l'universo intero si armi per annientarlo; un vapore, una goccia d'acqua bastano a ucciderlo. Ma, quand'anche l'universo lo schiacciasse, l'uomo sarebbe pur sempre piú nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire, e la superiorità che l'universo ha su di lui; mentre l'universo non ne sa nulla.Tutta la nostra dignità sta, dunque, nel pensiero. In esso dobbiam cercare la ragione di elevarci, e non nello spazio e nella durata, che non potremmo riempire. Lavoriamo, quindi, a ben pensare: ecco il principio della morale".