Mamma mia, che giornata! 

Il 4 dicembre ha qualcosa di speciale, per forza. È legato a troppi vite e fatti importanti, che hanno segnato in modo profondo il mondo in cui viviamo, per essere considerato un giorno normale.

Il 4 dicembre 1993, per dire, ci lascia il chitarrista Frank Zappa, ma nel 1875 nasce il grande poeta di origine boema Rainer Maria Rilke. Nel 1642 muore il cardinal Richelieu, ma nel 1866 nasce Vasilij Kandinskij, uno dei più grandi interpreti della pittura astratta. Nel 1679, ancora, muore Thomas Hobbes, l’autore del Leviatano, ma nel 1906 nasce Hanna Arendt, una delle filosofe più importanti del Novecento nonché autrice de La banalità del male, un testo fondamentale per la comprensione del nazismo. Nel 1892 nasce Francisco Franco, il dittatore spagnolo, e nel 1963 Sergej Bubka, l’indimenticato saltore con l’asta sovietico.  
Iin tutte queste vite non c’è un filo conduttore né un trapasso. Le unisce la casualità. Di certo, però, questa data, il 4 dicembre, ci ricorda che il mondo cresce e cambia giorno dopo giorno. E che ciascuno, a modo suo, nel bene e (purtroppo!) nel male, può lasciare il segno.