Vabbè, non potevamo non farlo. Sarebbe stata una dimenticanza troppo grave, un po’ come scordare di fare gli auguri a mamma o a papà. Perché, in fondo, Bruno Vespa (27 maggio 1944) è uno di famiglia, presente (in forma televisiva o libraria) nelle case di tutti gli italiani. Dopo avere diretto ed essere stato inviato del Tg1, ha trovato la sua dimensione a "Porta a Porta," la trasmissione politica più seguita e frequentata, il cosiddetto “terzo ramo del Parlamento”. Se siete dei nottambuli (ma anche no) conoscerete di certo la sigla (che, poi, è la colonna sonora di Via col vento), le poltrone bianche, lo sfondo azzurro e, nei casi più gravi, l'immancabile modellino. Vespa è un’istituzione della televisione (in particolare della Rai, dove entra a soli diciotto anni), del giornalismo e della società italiana, di cui è specchio e interprete privilegiato.