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RICORRENZA DEL GIORNO

27/12/2013

Annalisa Minetti

C’è chi alle sfortune, chiamiamole così, non reagisce. C'è chi, invece, si siede e passa i giorni con le mani nei capelli e si chiede: “Perché? Perché? Perché?”. Chi si accontenta di lasciare scorrere la vita senza usmarne gli odori e appassionarsi ai colori. Chi si dispera. Chi non accetta. Chi reagisce con rabbia, accusando, maledicendo. Chi invidia. Chi si chiude in se stesso. Chi si abbandona del tutto agli altri, senza condividere nulla, neppure le emozioni.  
E c’è chi, infine, le sfortune le accetta, semplicemente.
Certo, l’accettazione non è scontata. È preceduta da un processo magari duro magari leggero, ma sempre e comunque lungo e delicato. Annalisa Minetti (27 dicembre 1976) lo ha fatto: a diciotto anni scopre di essere malata di retinite pigmentosa e degenrazione maculare, di essere destinata alla cecità. Reagisce. Si scrolla di dosso il suo destino, ne trova un senso, lo fa suo. Barcolla, non molla. Va avanti, rilancia: nel 1997 partecipa al concorso di Miss Italia, nel 1998 vince il Festival di Sanremo, nel 2007 riceve la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione e ha un figlio, Fabio, nel 2012 partecipa alla Paraolimpiadi di Londra e vince la medaglia di bronzo nel 1500 metri, realizzando il record mondiale della categoria.
Insomma, al di là di tutto, una vita felice. E un esempio per tutti noi: grazie Annalisa!