San Paolo Store

RICORRENZA DEL GIORNO

22/02/2014

Andy warhol

Per prima cosa c’è stato il segno: un’immagine stilizzata (un animale, un uomo, un utensile) incisa sulle pareti di una grotta.
Poi c’è stato il canone, la regola: la bellezza esteriore come espressione di quella interiore (kalòs kai agathòs, la coincidenza del bello formale con quello morale degli antichi greci) e si esprimeva nelle proporzioni e nell’armonia delle forme.
Dopodiché sono arrivati il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco, il Neoclassicismo… ognuno con la propria idea e il proprio modo per realizzarla. 
Il Novecento ha rappresentato l’ennesimo salto in avanti (o indietro o di lato o come volete): la forma si è allontanata dalla realtà sensibile, la ha astratta. A volte è diventata provocazione. Come nel caso di Andy Warhol: (6 agosto 1928 - 22 febbraio 1987) non sta a noi stabilire se abbia fatto bene o male. Di sicuro ha fatto, e l’arte, nei suoi sviluppi prossimi e futuri, non potrà fare finta di niente.