È il 1816, Percy Bysshe Shelley, Mary, Lord Byron e il suo segretario, Polidori, ingannano il tempo leggendo racconti gotici. Tra gli amici nasce l'idea di un gioco: ognuno deve provare a scrivere il racconto più terrificante che riesca a concepire. Gli altri abbandonano presto l'impresa, ma Mary trova in un sogno l’ispirazione per scrivere il suo capolavoro: Frankenstein.
Atmosfere lugubri, fantascienza e una buona di dose di grottesco rendono inimitabile questo classico della letteratura. Ma non è tutto: il romanzo contiene numerosi spunti di carattere etico, come la riflessione sull'origine della vita, sul ruolo della scienza e sulle contraddizioni del progresso.
Dal romanzo sono state tratte numerose versioni cinematografiche, da quella del 1931, diretta da James Whale, al Frankenstein junior di Mel Brooks (1976).