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"Il prete giusto" è la storia di un uomo libero, don Raimondo Viale (1907-1984), costretto a una sfida impari e solitaria con gli eventi più aspri del Novecento. Abbandonato dalla Chiesa e malato, ha affidato a Nuto Revelli la memoria della sua vita. Sullo sfondo della campagna povera del Cuneese si snodano gli anni duri dell'infanzia, della Prima guerra mondiale, l'impegno nella parrocchia di Borgo San Dalmazzo fino allo scontro con i fascisti, le prediche coraggiose contro la guerra, l'imbarazzo della Chiesa, il confino. Poi, in un crescendo, i grandi drammi collettivi: l'8 settembre, le stragi naziste e fasciste, la persecuzione degli ebrei. E la scelta istintiva di schierarsi dalla parte giusta, con l'impegno prioritario, lui prete cattolico, di soccorrere le centinaia di ebrei in fuga dalla Francia. Salvando la testimonianza di don Viale, come ha scritto Corrado Stajano, Nuto Revelli ci offre «un libro amaro e appassionato. Ma anche un appello grave perché venga fatta un'azione di giustizia» da parte della Chiesa stessa. Introduzione di Gianfranco Ravasi.
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