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Un paese ben coltivato. Viaggio nell'Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa

Libro di   Giorgio Boatti

Un paese ben coltivato. Viaggio nell'Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa Libro di  Giorgio Boatti
€ 18,00 € 17, 10 -5%
  • Editore: Laterza
  • Collana:I Robinson
  • Pubblicazione:06/03/2014
  • Pagine:269
  • Formato:Libro in brossura
  • ISBN: 9788858106815
Disponibile a partire da 4 giorno/i

Un lungo viaggio, al passo con le stagioni: dal fondo della Calabria al triangolo del riso tra Po, Ticino e Sesia, dal distretto della fragola di Policoro alle serre di Albenga. E poi i frutti di bosco che dalle Alpi scendono alle metropoli, la sfida di un profeta con l'aratro nel cuore dell'Appennino, l'avventura del radicchio di Chioggia, il mais ottofile di Roccacontrada e le ciliegie pugliesi, rossi gioielli nel bouquet di un'agricoltura che in vent'anni ha cambiato volto. Dulcis in fundo l'uva da tavola che dialoga con gli internauti e un'irresistibile pomodorina partita da Melfi per conquistare Londra. Con lo sguardo spiazzante di chi, digiuno di ogni sapere specialistico, è curioso di tutto, Giorgio Boatti racconta storie di persone che hanno scelto di ridare vita a cascine e masserie, di mettersi insieme per creare aziende radicate nella tradizione ma capaci di sfide innovative. Un affresco controcorrente in un paese dove, per abitudine, bisogna dire che tutto va male. Un percorso interiore in cui il disegno del paesaggio e della vita si confondono. Rivelano un'Italia con i piedi ben piantati per terra dove è all'opera un futuro che riguarda ognuno di noi.

L'Italia era  un paese agricolo, almeno fino al passaggio ad un'economia prevalentemente industriale intorno alla metà degli anni '70, sottolineato da Pasolini con la "scomparsa delle lucciole". Però l'Italia della terra ben arata e coltivata non ha mai smesso di esistere e negli ultimi anni è anche diventata più giovane, con 158 mila aziende di under 40 censite dalla Confederazione degli agricoltori.
Giorgio Boatti ha viaggiato tra campi, autostrade e trattorie, alla scoperta dell'Italia contadina. Ed è sorprendente quello che ha trovato e il modo appassionato con cui ce lo racconta.
«Ho cominciato a vedere quello che mi stava attorno e che non avevo mai guardato con attenzione: non era solamente la campagna. Erano i campi e quello che nei campi succedeva. Era la complicata faccenda, quanto mai antica e tuttavia sempre piena di novità e di imprevisti, del coltivare la terra.»
Sono tornate nei campi le lucciole.

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