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Per anni si è detto che la scienza sperimentale ha mandato nel dimenticatoio le dimostrazioni dell'esistenza di Dio, relegandole in un ambito "non scientifico". Ma sarà proprio vero? O non è invece sensato pensare che proprio la matematica, la fisica e la biologia moderne hanno aperto nuovi spazi di incontro e scambio tra scienza, metafisica e teologia?
Dimostrare l'esistenza di Dio è impresa audace, tanto più che sono sempre più diffusi studi e libri che sostengono l'agnosticismo e l'ateismo su basi scientifiche. Si apprezza il coraggio e l'estrema accuratezza di un libro che raccoglie prove e indizi per dimostrare l'esistenza di Dio.
L'autore è Robert J. Spitzer, filosofo e presidente di una Fondazione che si dedica alla formazione relativa al rapporto tra fisica, filosofia, ragione e fede.
Il volume, diviso in tre parti, inizia con la rassegna delle numerose teorie cosmologiche legate al Big Bang; segue una disamina degli argomenti filosofici e metafisici a supporto dell'esistenza di Dio e si dimostra per esclusione, l'impossibilità di confutare l'esistenza di Dio. Infine Spitzer indaga ontologicamente il "mistero divino" e approda alla necessità della dimensione trascendentale nell'uomo.
Un testo corposo dal quale non si potrà prescindere nel dialogo, sempre vivo, tra deismo e ateismo.
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