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Il volume presenta la prima indagine approfondita su un patrimonio ricchissimo e poco studiato: la scultura in legno nel territorio dell'attuale Cantone Ticino. Dalla fine del XII secolo al Settecento, la produzione di intagli lignei mantiene sempre un legame privilegiato con la Lombardia, ma, come è tipico delle aree di frontiera, si apre a diversificate esperienze, quali il continuo afflusso, nel Cinquecento, di statue e altari dall'area tedesca e l'importazione di opere dalla Liguria e dalla Romagna nel corso del Settecento. Un quadro dinamico e sorprendente, ricco di sculture inedite, novità documentarie e attribuzioni che contribuiscono a delineare un panorama di tradizione e rinnovamento, di grandi maestri e anonimi intagliatori, di devozione umile e di epocali trasformazioni.
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