Temporaneamente non disponibile
vota, segnala o condividi
Sevini diventa il poeta semiotico del versus/verso lirico benché fisico-matematico che detta le regole del Cosmo, ma anche l'interprete delle forze contrapposte del versus/contro che muove lo spazio e distanzia l'un elemento dall'altro e nel contempo diventa altresì il narratore di quel versus/verso che ne recita, dell'universo, la forza dell'attrazione fra le sue componenti. Quel "movimento" insomma che altri non è che il contrario di quel che appare di primo acchito al cannocchiale e che guida l'evoluzione e la trasformazione perenne delle cose e della vita in ogni sua forma e sostanza. Qui la forza della pittura di Gianni Sevini e qui la sorpresa: la rappresentazione di quel movimento sempre e costantemente dinamico delle strutture planetarie apparentemente statiche, forme precise e immobili dello spazio silenzioso ed eterno, apparentemente scenografia passiva del tutto infinito che viene reso vivo con grande tecnica e gioco di segni e colori perché così è nella realtà più vera ed efficace del gioco della vita.
PERCORSI