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Icona "Madonna dolce amore" di stile greco-bizantina, realizzata su legno invecchiato, scolpita in bassorilievo e dipinta a mano con colori autentici e tradizionali da padre Pefkis (agiografo diplomato dell'Accademia Ecclesiastica del Monte Santo).
Una delle tipologie classiche delle icone mariane, definita soprattutto dalla posizione guancia a guancia tra la Madre e il Bambino. La tunica verde richiama la terra (natura umana di Maria).
I fregi dorati sul manto indicano sia la sua regalità che le grazie particolari di cui Maria è stata fatta oggetto. Sulla fronte e sulle spalle (ne è visibile solo una sulla spalla sinistra) tre stelle annunciano la Verginità di Maria prima, durante e dopo il parto. Lo sguardo della Vergine non è rivolto al Bambino, ma a colui che guarda l’icona per introdurlo all’incontro con il Cristo, portatore della buona novella (il rotolo della Parola). Lei è la Mediatrice. Nella versione con il manto nero si può far riferimento al dolore.
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