€ 25,
00
-
Editore:
Il Poligrafo
-
Collana:Anfione e Zeto
-
Pubblicazione:16/03/2016
-
Pagine:312 ill.
-
Formato:Libro in brossura
-
ISBN:
9788871159294
Temporaneamente non disponibile
vota, segnala o condividi
Nel suo De re aedificatoria, Leon Battista Alberti afferma che l'architettura di una città debba accostarsi il più possibile al modello ideale, in cui ogni costruzione trova la forma e la posizione più convenienti possibile. I consigli dell'Alberti sono validi anche oggi, nonostante siano mutate sia la funzione sociale degli edifici sia il loro rapporto con il polifonico, disperso e insieme concentrato spazio metropolitano. Parallelamente, sono cambiate le direttive per l'edificazione: la crisi della politica, a servizio dell'economia di mercato, mina il delicato equilibrio istituzionale che permetteva la crescita controllata delle strutture urbane. In risposta al senso di inquietudine e impotenza dell'uomo del XXI secolo, le architetture recenti dichiarano violentemente la propria autonomia rispetto al contesto: non si fingono altro da sé, non imitano nulla, sono creazioni simboliche e autonome, proiezioni del potere performativo del pensiero visionario del costruttore che vince le resistenze dei materiali, dell'economia, della politica e della mentalità, in direzione di un risultato nuovo. La torre Eurosky, progettata dagli studi Purini Thermes e Transit e situata a Roma nei pressi dell'Eur, a cui questo numero di Anfione e Zeto è dedicato, si distingue dai sistemi costruttivi attuali perché supera il concetto di stile, uscendo da logiche identitarie/utilitarie per mettersi in relazione con i bisogni e le contraddizioni della città.
PERCORSI