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Questo libro affronta il tema del vino naturale come qualcosa che non si può ridurre a una lista di cose da non usare in vigna e in cantina e afferma come sia profondamente in malafede dire che il vino naturale è antiscientifico. "Il cuore del vino" è un libro che vuole interessare non solo vignaioli e chi beve vino, ma tutti coloro, specialisti e non, che stanno riflettendo su scienza, tecnologia, cibo, salute, linguaggio nel loro rapporto con la natura. Sono un paio di decenni che un ostinato convitato va in giro per il mondo, è il vino naturale. Partito dal lavoro di alcuni vignaioli in Francia e in Italia, il fenomeno si diffonde rapidamente e più che una moda si tratta ormai di una concreta e globale rivoluzione, tanto che qualcuno parla del lavoro dei vignaioli naturali come di resistenza naturale. Perché dopo seimila anni di storia con il vino è nata l'esigenza di appiccicargli un termine così impervio, così sdrucciolevole come naturale? In questo libro, il vino, il vino naturale - e il suo doppio, il vino industrializzato, tecnologizzato - è una metafora: il vino come mondo di mezzo tra noi umani e la natura. Questa libro è la storia dell'autore con il vino, nel corso della quale affiorano pezzi della sua vita personale che prima di essere quella di vignaiolo naturale ha incrociato, durante un periodo di più di trent'anni, il mondo del cinema, del documentario, dell'inchiesta televisiva, una storia dove la biografia si intreccia con il vino fino a diventare un solo racconto.
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