€ 29,
00
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Editore:
Mediterra
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Pubblicazione:24/05/2016
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Pagine:148 ill.
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Formato:Libro in brossura
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ISBN:
9788890999475
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Il valore dei confini del mondo varia sovente, procede ad ondate e in funzione delle strategie di politica internazionale espresse dai più forti. La stessa Francia può permettersi di dichiarare al mondo come proprie anche cose che ci appartengono, in forza dei Trattati sottoscritti. È il caso del Monte Bianco. È bene ricordare come fino a 70 anni fa l'Europa fosse ricchissima di confini, fatto che non ha impedito ai nostri nonni di vivere e prosperare. Un confine dovrebbe essere superato quando limita la libertà di circolazione delle persone di buona volontà. Ma con tutte le lingue che sono state create agli albori della civiltà, i popoli hanno sentito la necessità di distinguersi e tracciare divisioni, dapprima identitarie e poi culturali. Oggi i confini ci appaiono ridotti di una parte del loro peso. Le strategie delle grandi multinazionali vengono concertate in nome e per conto del pianeta, gestite al livello dei sovragoverni, comunicate agli Stati e spesso non riferite ai cittadini destinatari. Ma i confini hanno una vita propria ed in casi sempre meno isolati i governi sono pronti a riaffermarli, avvertendo di nuovo il bisogno di avvicinare le decisioni alla periferia.
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