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«L'Arcolaio Spezzato" nasce come conseguenza del libro che lo precede, "La Matematica Del Buio", ne è l'estensione delle tematiche, che sono quelle del ricordo e delle assenze che vanno a fortificarsi con la presenza costante del paesaggio della pianura e della montagna, dove Bergamo, in qualche modo, sta. È una silloge di suture, di piccoli ritagli nel buio, dove le cinquanta poesie sono solo una piccola parte di un'opera più vasta, in continuo sviluppo, che ha raggiunto e superato il migliaio di poesie. Come ha scritto, in una breve recensione, il poeta Antonio Bux, "C'è un amore lieve ma anche fortemente difeso. E poi un cadere a picco spesso degli ultimi versi, alternati così a versi invece più lunghi e corposi. Spesso vi sono corollari, ripetizioni o allitterazioni, ma che non stancano grazie alle immagini molto "fresche".»
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