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Il binomio Stato-finanza pubblica ha rappresentato a lungo uno snodo di primaria importanza per la ricerca storico-economica. Negli ultimi decenni, il ruolo svolto dallo Stato in campo finanziario è stato posto al centro di numerose ricerche che hanno analizzato i molteplici nessi fra l'azione delle istituzioni pubbliche e una pluralità di fenomeni economici. Un ambito di particolare rilevanza storiografica, in varia misura affrontato anche nei contributi raccolti nel presente volume per il periodo moderno fino alla soglia dell'Unità nazionale (XVI-XIX secolo), concerne il grado di efficienza conseguito dalle varie tipologie di organizzazione amministrativa e finanziaria dello Stato. Il problema dei riflessi che le strutture politico-istituzionali degli Stati preunitari hanno avuto sulla sfera economica è stato affrontato appurando in quale misura esse hanno incentivato la crescita e l'efficienza del sistema economico attraverso una bilanciata distribuzione del carico fiscale, un'adeguata azione tributaria, la promozione dell'integrazione dei mercati e la politica monetaria. In tale prospettiva, un indicatore particolarmente significativo che è stato posto al centro della riflessione di numerosi autori che hanno contribuito al volume è l'andamento del debito pubblico in alcuni specifici momenti storici e la congruità delle politiche poste in atto per consentirne l'ammortamento.
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