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Sfide educative e riflessione pedagogica internazionale

Sfide educative e riflessione pedagogica internazionale Ebook di
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«È sempre con atteggiamento positivo e carico di speranza nell'educazione, che ogni studioso di pedagogia si accinge ad introdurre le pagine di un nuovo lavoro. Consapevoli in molti di casi di non introdurre quel nuovo a cui la società del continuo cambiamento anela a volte in modo spasmodico, la riflessione pedagogica porta invece già dentro di sé il principio della novità che è proprio e intrinseco di ogni persona. La novità in educazione emerge dalle relazioni, dalle esperienze, dai progetti che attraverso essa prendono vita, dalla continua ricerca e dall'impegno di metterci del proprio nella formazione delle future generazioni, anche se tanto è ancora da fare. La novità in educazione non vuol dire inseguire il cambiamento ad ogni costo, né quell'innovazione che è oggi parola ricorrente e ricercata senza la necessaria padronanza dei fondamenti del pensiero e, nel nostro caso, della riflessione sul significato dell'educare. Parlare di fondamenti pedagogici ci proietta inevitabilmente verso il contributo che ci giunge dal passato, dalle pagine e dall'operato di chi ci ha lasciato dell'educazione una visione che procede di pari passo in sintonia con l'attenzione per la novità di ogni persona, perché ne rispecchia la natura propria, le attitudini, le facoltà umane, la libertà. Tempi di 'fatica educativa' sono quelli con i quali la pedagogia si trova a misurarsi. E in tal senso dettagliare i motivi e le manifestazioni della fatica di educare non basta a descrivere quella che in alcuni casi è stata indicata come "emergenza educativa", per via della presenza di fattori e interlocutori "complessi" che hanno a che vedere con le principali caratteristiche della nostra epoca: l'individualismo, le relazioni e le comunicazioni sempre più virtuali, la demotivazione e la paura del fallimento, l'ansia dell'affermazione di sé e della ricerca del successo, la difficoltà di riconoscere l'altro, le incomprensioni educative che a diverso titolo toccano i contesti della famiglia, della scuola e della società, insieme all'effetto deleterio prodotto dalla rassegnazione e dalla tristezza di un presente che fa sentire la sua influenza anche in educazione. Pensiamo agli atteggiamenti dimissionari degli adulti che hanno come conseguenza la riduzione della loro incisività educativa. Tempi di solitudine e di autocentratura delle persone, di diffidenza e di paura crescente, soprattutto verso la differenza e verso chi è diverso, tempi di profonda crisi non solo economica, ma dei valori, della scuola, della famiglia, fanno avvertire come la riflessione pedagogica sia tenuta a confrontarsi con numerose sfide, e come rappresenti essa stessa una sfida lanciata per sollecitare e accompagnare orizzonti eticamente fondati che lascino intravedere spiragli di futuro per la vita delle persone e dell'intera collettività. Impossibile sottrarsi a queste sfide per una riflessione, come quella pedagogica, che fa dell'impegno verso la persona nella sua integralità non solo un interesse o oggetto di studio, ma una delle principali finalità.» (Tratto dall'Introduzione)

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