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Mancano pochi giorni al matrimonio, la sposa è stata mandata dal futuro sposo a «decomprimersi» nell'albergo in Long Island dove la settimana successiva si svolgerà la cerimonia, quando, rientrando in camera, riceve la visita di una cocorita. Non è esattamente una cocorita, la sposa non ha dubbi, è la nonna scomparsa anni prima venuta da lei sotto mentite spoglie. E ha per lei un chiaro messaggio: meglio lasciar perdere il matrimonio, c'è una relazione affettiva ben più importante che lei deve farsi carico di ricucire. Nei giorni successivi, la marcia all'altare della sposa diventerà un viaggio inteso ad affrontare questioni a lungo sepolte in lei. A cominciare dal fragile rapporto con il fratello commediografo, introverso e poco affettivo, che però alla sorella ha dedicato un'opera teatrale basata sulla sua vita e personalità. "Se non sai che sei viva" è un romanzo sulla memoria, sulla confusione che si prova nel diventare una donna adulta, sul trauma, su come gestiamo certi frammenti di ricordi per formare la nostra personalità e metterci in grado di avere relazioni soddisfacenti. Su come i ricordi possono imprigionarci, ma anche liberarci. Su come sia possibile fare onore alle nostre esperienze e diventare «noi stessi».
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