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Il resoconto straordinario, scritto in prima persona da parte del protagonista, cardinale cubano, di uno dei momenti decisivi della storia recente: la riapertura del dialogo tra Cuba e Stati Uniti, grazie alla mediazione di papa Francesco. Un'opera che sigla un metodo, quello dell'incontro e del dialogo per giungere a un accordo; metodo che sta al centro della missione del Pontefice argentino e che monsignor Ortega y Alamino spiega e descrive come un punto di non ritorno per la presenza della Chiesa stessa nel mondo: i cristiani devono diventare mediazione possibile per la pace; non solo annunciarla, ma operare affinché essa accada e renda il mondo un posto sempre più vivibile. In questo senso, l'azione di papa Francesco con Obama e Castro assurge a esempio perfetto per il futuro di ogni azione ecclesiale per il bene dell'uomo.
JAIME ORTEGA Y ALAMINO, figura di spicco del mondo cattolico cubano: fautore del dialogo della Santa Sede con Fidel Castro, fu lui ad accogliere sia papa Giovanni Paolo II che papa Benedetto XVI nei loro storici viaggi a Cuba. Inoltre fu il vero tramite della riapertura completa del dialogo avvenuta poco prima della morte di Fidel Castro e culminata con la visita di papa Francesco, narrata in prima persona nel presente volume.
Quando gli si chiese quali lettere segrete si erano scambiate le diplomazie, egli rispose: «Ero io la lettera!».
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