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Io sono Malala. La mia battaglia per la libertà e l'istruzione delle donne

Libro di   Christina Lamb Malala Yousafzai

Io sono Malala. La mia battaglia per la libertà e l'istruzione delle donne Libro di  Christina Lamb, Malala Yousafzai
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Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All'improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l'inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all'assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere, ed è stata la più giovane candidata di sempre al Premio Nobel per la pace. Questo libro è la storia vera e avvincente come un romanzo della sua vita coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.

'Io sono Malala', prima di divenire il titolo della sua autobiografia, era semplicemente l'ultima frase pronunciata da Malala, prima di essere colpita da un proiettile dei Talebani. Da quel fatidico giorno è stata ripetuta in decine di lingue diverse, fino a diventare lo slogan di manifestazioni pacifiste, e addirittura il titolo di una campagna mondiale dell'Onu per portare tutti i bambini a scuola entro il 2015.

Malala Yousafzai


Malala Yousafzai
(1997), studentessa e attivista pakistana, è la più giovane candidata al Premio Nobel per la pace. All'età di tredici anni, dopo essere sopravvissuta a un attentato mentre infrangeva la legge andando a scuola, è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrario ai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto dove viveva. Il 12 luglio 2013 ha tenuto un discorso davanti ai rappresentanti dell'Onu in cui ha lanciato un appello perché sia garantita l'istruzione a tutti i bambini.

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