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Un gancio in mezzo al cielo

Libro di   Giulia Gabrieli

Un gancio in mezzo al cielo Libro di  Giulia Gabrieli
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Questa è la testimonianza di Giulia Gabrieli, quattordici anni, malata di tumore, morta la sera del 19 agosto 2011, che ha saputo trasformare i suoi due anni di malattia in un inno alla vita, in un crescendo spirituale. Giulia era una ragazza normale, bella, solare, amava viaggiare, vestirsi bene e adorava lo shopping. Un'esplosione di raffinata vitalità, che la malattia, misteriosamente, non ha stroncato, ma amplificato. Nelle pagine del diario narra la sua lotta per affrontare la malattia e la sua speranza di guarire ma anche l'abbandono alla volontà di Dio. I medici sono i suoi amici, i suoi "supereroi" i genitori, gli amici, le amiche e gli insegnanti i suoi angeli custodi, coloro che la sostengono e la incoraggiano.

Giulia amava la musica e, in modo speciale, un grande classico di Claudio Baglioni cantato da Laura Pausini: Strada facendo. «Strada facendo vedrai che non sei più da sola / ...dai che ce la fai! / Strada facendo troverai anche tu un gancio in mezzo al cielo... / Sì, mi dà leggerezza, una grande speranza...». Per questa ragione Giulia ha voluto intitolare il suo diario: Un gancio in mezzo al cielo.
«Ora so che la mia storia può finire in due modi: o, grazie a un miracolo, con la completa guarigione, che chiedo al Signore perché ho tanti progetti da realizzare... Oppure incontro al Signore, che è una bellissima cosa. Sono entrambi due bei finali...».
«Il fatto è che la gente ha paura della malattia, della sofferenza. Ci sono molti malati che restano soli, tutti i loro amici spariscono, spaventati. Non bisogna avere paura! ...Se invece gli altri ci stanno vicino, ci vengono accanto, ci mettono una mano sulla spalla e ci dicono: “Dai che ce la fai!”, è quello che ci dà la forza di andare avanti... Io non ho avuto nessuno che si è allontanato da me, anzi estranei, persone che non conoscevo, si sono avvicinati a me. Ma non tutti sono così fortunati. Io, invece, vorrei che fosse così per tutti...».

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