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Una fiaba allegorica per adulti, in cui gli animali sono specchio per gli umani e le nostre tendenze da gregge. Orwell trae spunto dalle favole di Esopo e Fedro per ricostruire le dinamiche che portano dall'energia rivoluzionaria all'instaurazione di un governo autoritario. Tutto ha inizio dallo stato di sfruttamento e maltrattamento in cui vivono gli animali - parlanti e pensanti - della tenuta del fattore Jones, e dall'anziano maiale Vecchio Maggiore, che dipinge ai suoi sodali un futuro di libertà tale da spingerli a ribellarsi. Cacciati gli umani, nascerà la "Fattoria degli animali", organizzata sull'uguaglianza di diritti e doveri. Grazie a questo nuovo assetto gli animali prospereranno e progrediranno. Tuttavia in breve tempo i maiali, guidati da Palla di Neve e Napoleon, si ergeranno a classe dirigente, imponendosi sugli altri con una prepotenza che sfocerà ben presto in brutalità. Pur ispirata a eventi che Orwell aveva visto accadere, la Rivoluzione russa e l'ascesa al potere di Stalin, grazie all'universalità del suo racconto e dei personaggi che lo vivono, La fattoria degli animali riesce a cogliere le dinamiche in atto ovunque la libertà venga compromessa, prosperino i culti della personalità e le verità siano distorte da coloro che detengono il potere. Ed è nella capacità di ricostruire in modo tanto limpido il repentino passaggio da una giovane democrazia a una dittatura che si annida la genialità di George Orwell.
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