Economia del malessere. Perché tutto andrà bene se nulla sarà come prima | Pierangelo Dacrema | Ebook | Vanda Edizioni su Sanpaolostore.it

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Economia del malessere. Perché tutto andrà bene se nulla sarà come prima

Ebook di   Pierangelo Dacrema

Economia del malessere. Perché tutto andrà bene se nulla sarà come prima Ebook di  Pierangelo Dacrema
€ 7, 99
  • Editore: Vanda Edizioni
  • Pagine:128
  • Tipo protezione:Filigrana digitale
  • ISBN: 9788868993962

ePub € 7, 99 Disponibilità immediata

Quando, per un periodo non breve, si è costretti a una quasi totale immobilità, in ospedale o a casa, ci si trova più facilmente a pensare, ad avere idee nuove o rimaneggiare in modo più lucido idee vecchie. Si acuiscono normali ansie quotidiane, si gode di piaceri trascurati da tempo, emergono con più chiarezza (e più fastidio) certe assurdità della vita. Il virus che ha sconvolto di recente l'esistenza di miliardi di persone ha influenzato solo in parte il contenuto delle prossime pagine. Che sono anche frutto di riflessioni di lungo corso sulla necessità sempre più avvertibile di trovare uno sbocco diverso - meno condizionato dalla moneta e dal sistema finanziario - ai processi del capitalismo moderno. Quarant'anni fa mi sarei trovato dalla parte di una borghesia colta orientata a conciliare la difesa dei propri privilegi con il miglioramento delle condizioni di vita di tutti i lavoratori. Oggi, conscio di quanto sarebbe anacronistico parlare di lotta di classe, credo che le categorie economicamente più deboli abbiano tutto il diritto di rivendicare con forza una distribuzione della ricchezza meno sperequata e una più efficace protezione dagli effetti delle crisi sistemiche di qualsiasi natura. Per questo ora, in un senso importante e in modo solo apparentemente paradossale, si può dire che tutto andrà bene solo se nulla sarà come prima. E ciò anche se temo che il grumo d'interessi orientati a ripristinare lo statu quo ante riesca a impedire che quanto accaduto si traduca nell'occasione tragicamente ideale per un grande esperimento di rivoluzione sociale. Esiste una religione laica, per nulla fanatica, che impone di soffrire e reagire di fronte a manifeste ingiustizie. Spero che questo credo trovi nell'emergenza attuale terreno fertile per diffondersi e diventare fattore di civiltà e progresso. Il capitalismo è una macchina resistente,flessibile, poderosa. Ne ha dato prova tangibile. Privo di elementi di fascino intrinseco, ha tuttavia l'obbligo, per giustificarsi, di produrre risultati eccellenti, non solo buoni. Lo diceva J. M. Keynes, suo strenuo, autorevole, difensore. Che, ne sono certo, avrebbe ferocemente criticato la sua versione attuale.

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