Disponibilità immediata
vota, segnala o condividi
Due ragazze si trasferiscono dall'Ucraina alla placida Novara per iniziare una nuova vita. Vengono accolte da due connazionali che promettono di prendersi cura di loro. Una è appena diciottenne, l'altra di trent'anni; il viaggio della speranza ben presto diventa un incubo: minacce di morte, vendita al miglior offerente, prostituzione a domicilio. Le giovani vengono segregate in una casa nei pressi del Lago Maggiore, di proprietà di un famoso avvocato della zona, e ricevono le "visite" di strani e facoltosi personaggi del luogo. I "clienti" sono pronti a sborsare fino a 300 euro per un incontro. Ma chi sono questi uomini? Cosa sono agli occhi delle due ragazze? Il libro nasce dalla testimonianza delle ragazze - che, tornate in patria, sono coperte da pseudonimo - e si sofferma sulla descrizione dei clienti, evidenziandone, a un tempo, mostruosità e normalità.
La nostra recensione di Clienti:
Voi avete mai pensato di andarvene? Emigrare, lasciare il vostro paese e andare in avanscoperta per provare a vedere se altrove c'è qualcosa di meglio? Natalija e Irina sì.
Natalija, che ha sempre accettato con stoica serenità di lavorare duramente, senza farsi domande, come se la sua vita fosse un copione che qualcuno ha già scritto per lei, sente sempre più vicino il temuto giorno in cui non riuscirà a sfamare i suoi figli.
Irina invece una famiglia non ce l'ha, è sempre stata sola e dopo l'ennesimo abbandono da parte del fidanzato si convince di non essere fatta per meritare la felicità. In Ucraina niente la trattiene.
L'Italia sembra una buona idea a entrambe, una soluzione temporanea, forse, chissà, salvifica.
Solo che, a volte, essere una ragazza straniera giovane e molto bella anziché facilitarti la vita te la complica incredibilmente. E loro questo non l'hanno messo in conto. Che puoi incontrare qualcuno che crede di poterti usare per fare un sacco di soldi.
"In poco più di due settimane la vita di Natalija, e il modo in cui la pensa, è cambiata in modo radicale. Sa che la sua anima e il suo corpo si sono sporcati per sempre. Sa che non potrà più guardarsi allo specchio senza ritrovare l'immagine riflessa nella casa di Comignago. Sa che il suo rapporto con gli uomini sarà segnato in modo irreversibile. Sa, però, che prima o poi tutto questo finirà. Che riabbraccerà i suoi figli e tornerà a essere libera. A provare speranza."
Quello che fa questo romanzo è raccontare. Raccontare Natalija e Irina.
Non vuole spiegare, teorizzare, cercare di rendere universale la loro storia o attribuirle un significato catartico. Perché se lo facesse le farebbe ritornare a essere due tra le tante ragazze vittime di soprusi. Quel che importa è invece loro identità, sono loro come persone, con pensieri, gioie, emozioni, paure, fragilità. Solo questo, forse, è il modo per disinnescare il ricordo di quando erano guardate come "carne", come un niente, e loro non esistevano.
PERCORSI