€ 14,
99
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Editore:
Meltemi
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Pagine:275
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Tipo protezione:Filigrana digitale
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Condivisione:Permesso limitato.
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ISBN:
9788855191753
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C'è una "storia canonica" della democrazia, che incombe nel pensiero occidentale: racconta che il "governo del popolo" fu inventato dai Greci, poi si eclissò, forse baluginò qua e là in qualche piega della storia d'Occidente, per risorgere infi ne nelle rivoluzioni liberali moderne e dilagare per tutto il pianeta nel tardo Novecento. Questa narrazione è lontanissima dal vero. Se fu democrazia quella dei Greci, lo furono non di meno le forme politiche dei tanti popoli che, in tutte le epoche e in tutti i continenti, si sottrassero al dominio dei regni e degli imperi, praticando, con mille variazioni sullo stesso tema, quello che qui è chiamato il modello fraterno del potere. Il Peristan, quella vasta e impervia regione montuosa fra Hindukush e Karakorum che ospitò le culture dei Kafiri, ha coltivato per millenni questo tipo di forme politiche in un lungo confronto con l'opposto modello paterno dei potentati che lo circondavano, fino a traghettarle vive e vegete sulla scena del terzo millennio.
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