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Santi Angeli Custodi

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Gli spiriti immortali e beati, che abitano le sedi dei cieli e godono della partecipazione al loro Creatore - per la cui eternità sono saldi, nella cui verità sono certi, per il cui dono sono salvi - amano con grande misericordia noi, mortali e miseri, desiderando che diventiamo beati e immortali; però non vogliono, e a buon diritto, che noi a loro sacrifichiamo, ma solo a Colui per il quale sanno che noi e loro siamo un sacrificio (sant'Agostino)

Dio è il “Creatore di tutte le cose visibili e invisibili”, della Terra, sede degli esseri umani, e del cielo, sede delle creature spirituali che lo circondano, gli angeli
La natura di quest'ultimi è difficile da comprendere. E, forse, sarebbe sbagliato ricercarla, perché, come dice sant’Agostino, “la parola ‘angelo’ designa l'ufficio, non la natura. Se si chiede il nome di questa natura, si risponde che è spirito; se si chiede l'ufficio, si risponde che è angelo: è spirito per quello che è, mentre per quello che compie è angelo”. 
La loro essenza, perciò, coincide con la loro funzione: l’essere messaggeri, servitori ed esecutori della volontà di Dio (di quel Dio di cui “vedono sempre il viso”); questo non significa che siano privi di intelligenza e volontà, che, al contrario, hanno ed esercitano massimamente (visto che superano in perfezione tutte le creature visibili).

 

La loro esistenza, dogma e verità di fede, è affermata nel Vecchio e nel Nuovo Testamento: sorvegliano e chiudono l’accesso al Paradiso Terrestre, trattengono la mano di Abramo, annunciano nascite e vocazioni, assistono i profeti, lodano e servono Gesù…  “Allo stesso modo”, recita il Catechismo, “tutta la vita della Chiesa beneficia dell'aiuto misterioso e potente degli angeli”. Come quella dell’uomo, che dal momento della nascita gode della loro presenza (visibile solo attraverso l’esperienza della fede) e della loro intercessione: l’angelo custode ci guida in ogni instate, ci preserva dal male e ci insegna a “guardare in alto”, alle realtà più vere. È una sorte di custode sul quale possiamo sempre contare. Un protettore e pastore che ci guida nella vita. Che dobbiamo sempre ascoltare e al quale non possiamo ribellarci perché, come dice il papa emerito Benedetto XVI, “incarna e concretizza la sollecitudine di Dio per ogni uomo. Il mio angelo custode non è nient'altro che espressione del fatto ch'io sono conosciuto, amato e seguito in maniera del tutto personale da Dio, è il pensiero d'amore che Dio nutre per me, che mi circonda e mi guida in ogni istante”.