Il 2 ottobre del 1928 il Signore fece vedere con chiarezza a don Josemaria Escrivá, nato a Barbastro (Spagna) il 9 gennaio 1902, ciò che aveva sempre presagito fin dai quindici anni, e come conseguenza si ebbe la fondazione dell’Opus Dei. Da quel giorno il fondatore si dedicò, con grande zelo apostolico, a compiere la missione che Dio gli aveva affidato.
Il 14 febbraio del 1930 iniziò l’apostolato dell’Opus Dei con le donne e
nel 1934 fu nominato rettore del Patronato di Santa Elisabetta. Il 14
febbraio 1943 fondò la Società sacerdotale della Santa Croce,
inseparabilmente unita all’Opus Dei, che, oltre a permettere
l’ordinazione sacerdotale di membri laici dell’Opus Dei e il loro
inserimento al servizio dell’Opera, avrebbe più tardi consentito pure ai
sacerdoti incardinati nelle diocesi di condividere la spiritualità e l’ascetica
dell’Opus Dei, cercando la santità nell’esercizio dei doveri
ministeriali, pur restando alle esclusive dipendenze del rispettivo
ordinario diocesano.
Nel 1946 si trasferì a Roma, dove rimase fino alla fine della vita.
Da Roma stimolò e guidò la diffusione dell’Opus Dei in tutto il mondo,
prodigando tutte le sue energie nel dare agli uomini e alle donne
dell’Opera una solida formazione dottrinale, ascetica e apostolica. Josemaria troverà la morte a Roma, il 26 giugno 1975. Alla morte del fondatore l’Opus Dei contava più di sessantamila membri, di ottanta nazionalità. Si apriva così nella Chiesa una nuova via, volta a promuovere, fra persone di ogni ceto, la
ricerca della santità e l’esercizio dell’apostolato attraverso la
santificazione del lavoro, in mezzo al mondo e senza cambiare di stato.
L’Opus Dei è stato eretto in Prelatura personale da Giovanni Paolo II il 28 novembre 1982: è
un’istituzione della Chiesa che intende promuovere tra i cristiani di
tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede stando nel mondo, e evangelizzando così tutti gli ambienti della società. L’Opus Dei pone l’accento sulla santificazione attraverso le cose ordinarie: il lavoro, la cultura, la vita familiare.
Il 6 ottobre 2002 Josemaria Escrivá de Balaguer è stato canonizzato nel
corso di una solenne cerimonia presieduta dal santo Padre Giovanni
Paolo II, in piazza San Pietro, alla presenza di oltre trecentomila
fedeli provenienti da ogni continente.