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Rébecca Dautremer (perché ci piace)

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Se tra gli illustratori esistessero le star, una di queste sarebbe Rébecca Dautremer.
Cos’è che ci porta a dirlo? Vediamo un po’.
Rébecca è nata a Gap, in Francia, una quarantina d’anni fa. Da circa venti fa l’illustratrice a tempo pieno, lavoro che le è capitato quasi per caso, dopo aver frequentato a Parigi una scuola di grafica a cui si era iscritta per approfondire la fotografia. Ha tre figli, un marito (Tai-Marc Le Thanh) che scrive storie che, a volte, lei poi illustra, ed è stata chiamata anche dallo stilista Kenzo per curare la grafica di alcune linee del marchio.

 

Ma, forse, non è poi questo che ci piace tanto di lei.
Innanzitutto, è lo stile personalissimo e riconoscibile, colori accesi e tratto deciso. La forza comunicativa che nelle sue immagini spesso passa attraverso la cromia, soprattutto perché predilige colori “emotivi” come il rosso. E l’alternanza tra tavole a colori, ricche di dettagli, e disegni al tratto, apparentemente semplici e pulitissimi.
Poi, le prospettive mai scontate da cui fa leggere la storia, e lo stesso sguardo disincantato che dà i suoi personaggi, assieme agli elementi caricaturali, a volte ai limiti del grottesco. Racconta infatti che davanti a Principesse l’editore le disse: “Sarà un flop”, vedendo che le aveva disegnate un po’ guerce, basse, difettose...
Libri così hanno un alto tasso di poeticità. Ovvero simboli e metafore si rincorrono, come succede nelle opere d’arte, le immagini sono dotate di più “strati”. Sta al lettore, compatibilmente con l’età e l’esperienza che ha, leggerli, interpretarli o semplicemente farsi catturare da quell’atmosfera di sospensione, da quella realtà in cui c’è ancora posto per immaginare. 

 

Non è che uno apre un suo libro e pensa subito a tutte queste cose, ovviamente.
Forse piuttosto si trova a chiedersi: “E questo sarebbe un libro per bambini? Ma è un capolavoro! Lo voglio!”. Allora, avendo già superato i dieci anni da un pezzo, passa in rassegna tutti i bambini a cui lo potrebbe regalare. E se non ha figli, nipoti, cugini, pargoli di amici o lontani conoscenti...ecco che non trova altra soluzione che cominciare uno a uno a collezionarli per sé.

 

Guarda il video in cui Rébecca Dautremer illustra alcune scene di Alice nel paese delle meraviglie (dal sito dell'autrice):