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Padre Gabriele Amorth

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Il 16 settembre 2016 si spegne Gabriele Amorth, noto sacerdote paolino ed esorcista della diocesi di Roma.
Nato a Modena il 1° maggio 1925, don Amorth entrò nella Casa Madre della Congregazione Società San Paolo ad Alba il 25 agosto 1947, a cinque anni di distanza dall’incontro con il fondatore, il beato don Giacomo Alberione, e venne consacrato sacerdote a Roma il 24 gennaio 1951.
Don Amorth ha svolto numerosi incarichi nella Società San Paolo. È stato tra l’altro formatore dei giovani aspiranti religiosi paolini, professore di liceo, Delegato della Provincia Italia, animatore spirituale di diversi istituti laicali della Famiglia Paolina e giornalista. Dotato di una penna brillante, è stato infatti per molti anni direttore del mensile Madre di Dio e storico collaboratore di Famiglia Cristiana, Credere, Telenova e Radio Maria.
Nel 1985 venne nominato esorcista della diocesi di Roma da parte del Cardinale Ugo Poletti, ruolo che lo ha reso celebre in tutto il mondo.
Nel corso degli anni don Amorth ha pubblicato numerosi libri con il Gruppo Editoriale San Paolo ( e non solo) tra cui Dio più bello del diavolo, suo testamento spirituale e umano: una confessione che spazia dal tema del Bene e del Male, a quello della felicità e della speranza.


In occasione della morte di Gabriele Amorth riproponiamo un approfondimento sull'esorcismo, pubblicato due anni fa su questo sito.

L'ESORCISMO

Sembra lontana, è storia recente: la diocesi di Milano, guidata dall'arcivescovo Angelo Scola, ha deciso non solo di aumentare il numero di sacerdoti chiamati a svolgere un impegno tanto delicato ma di istituire un centralino: “Negli ultimi anni”, spiega monsignor Angelo Mascheroni, responsabile del Collegio esorcisti, “le richieste sono addirittura moltiplicate”.
I sacerdoti, passati da sei a dodici, sono formati e istruiti secondo il dogma: non sono maghi o stregoni, che appartengono al mondo della fantasia e delle credenze popolari, e neppure psicologi o confessori. Certo, ascoltano. Ed esercitano una funzione di supporto. Ma il primo compito è proprio quello di “scremare”: padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi romana, racconta di accogliere nel suo ufficio centinaia di persone all'anno, ma quelle possedute, dice, sono poche, la maggior parte ha semplicemente gravi problemi psichici e psichiatrici.
L’esorcismo, ci ricorda, è una cosa seria.
Se, per dire, un ragazzino va male a scuola, fa tardi la sera e frequenta brutte compagnie il diavolo probabilmente non c’entra. Sono fatti della vita, belli o brutti non importa. Per loro, dice Mascheroni, è sufficiente recitare il Padre Nostro che è “la preghiera più bella che ci ha insegnato Gesù e che è il primo vero esorcismo perché diciamo: Liberaci dal male”.

 

L’esorcismo si muove su un piano differente, che soggiace all’etica, al doloro fisico, emotivo e psichico. “L'esorcismo”, recita il Catechismo della Chiesa Cattolica, “mira a scacciare i demoni o a liberare dall'influenza demoniaca […]. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante quindi accertarsi, prima di celebrare l'esorcismo, che si tratti di una presenza del Maligno e non di una malattia.” Perché Satana e gli spiriti maligni, come ricorda il cardinale Jorge Medina Estévez, esistono, sono “angeli caduti a causa del loro peccato, esseri spirituali di grande intelligenza e potere” la cui attività consiste nell’allontanare gli uomini dal cammino della Salvezza. La possessione diabolica è solo una forma, la più evidente e spettacolare, della loro azione, e si concretizza attraverso indizi e segni determinati  (“il parlare con molte parole di lingue sconosciute o capirle; rendere note cose distanti oppure nascoste; dimostrare forze al di là della propria condizione, e ciò insieme con avversione veemente verso Dio, la Madonna, i Santi, la croce e le sacre Immagini”).  Ma ci sono forme più subdole e sottili, che agiscono attraverso l’inganno, la menzogna e la confusione: “[Il demonio] inganna gli uomini facendo loro credere che la felicità si trovi nel denaro, nel potere, nella concupiscenza carnale. Inganna gli uomini persuadendoli che non hanno bisogno di Dio e che sono autosufficienti, senza bisogno della grazia e della salvezza”.
L’esorcismo ha come punto di partenza Gesù Cristo, che è venuto a liberare l'uomo dalla dominazione del male e del peccato, e la Chiesa, che ha ricevuto il potere di continuare la sua missione. A volte vacilliamo. Siamo scettici o ci lasciamo condizionare, e fatichiamo a comprendere il mistero, ma, dice Paolo (Rom 8, 28), “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio."