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Orecchio acerbo, l’editore per curarsi dalla scarsa immaginazione

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Quando nel 2001 Fausta Orecchio fondò la casa editrice romana orecchio acerbo la sua missione era quella di supplire alla mancanza di immaginazione e di creatività che indovinava negli occhi dei piccoli lettori che vedeva in giro. Le venne allora in mente un racconto di Gianni Rodari, in cui c’è un signore anziano che racconta di aver mantenuto uno dei due orecchi ancora giovane, acerbo appunto, cioè in grado di sentire davvero le voci dei bambini, degli animali e delle piante, cosa che gli adulti disimparano a fare una volta cresciuti. Ecco allora trovato il nome. La scelta di concentrarsi su libri dalla manifattura pregiata, in cui l’illustrazione avesse spazio quasi e, forse, più della parola scritta, in cui anzi la trama si dipana attraverso le immagini, fu il secondo passo. E così orecchio acerbo si specializzò in albi illustrati, raccogliendo lavori di illustratori e autori di tutto il mondo.

 

A quali lettori si rivolge? Soprattutto a quelli che soffrono di “stati di grave bulimia televisiva”, “sindrome acuta di insufficienza immaginatoria”, “distonia o rimbecillimento da abuso di videogiochi”, “irritazioni cellulari da SMS”, “squilibri emotivi connessi a stress per mancanza di mancanze” e tanti (ahinoi) altri. Quant’è facile riconoscersi in questi cattivi comportamenti…e i libri di orecchio acerbo sono un vero e proprio toccasana, sia per i bambini sia per i grandi. Infatti, al loro interno troverete un bugiardino, come se fossero farmaci, in cui vengono simpaticamente prescritti dose, modo e tempo di somministrazione (15-20 libri l’anno!), effetti indesiderati (“improvviso insorgere di infondate velleità poetiche e/o artistiche o stati di insonnia connessi a dipendenza dal prodotto”), scadenza e composizione.

 

Chi volesse intraprendere (o far intraprendere ai propri bimbi) la cura può iniziare da questi:
Alla ricerca del pezzo perduto: una metafora, raccontata tramite immagini monocrome quanto mai essenziali e insieme dense di significati, sulla ricerca della perfezione e sulla bellezza di scoprirsi imperfetti.
L’autobus di Rosa: la vicenda di Rosa Parks, la donna che cambiò la storia dei neri d'America, la racconta un nonno afroamericano al suo nipotino. Un libro meritatamente pluripremiato.
Il nuotatore: un libro dall’atmosfera onirica che parla del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. È in uno stagno dall’acqua verde che il protagonista e lo scrittore che sta scrivendo questa storia si incontrano e mettono assieme le loro paure e i loro sogni.
Il buco: c’è proprio un buco in questo libro, e tutti cercano di tapparlo, analizzarlo, richiuderlo, ma lui è più testardo e resta lì, dalla prima all’ultima pagina.

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