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Madonna di Loreto

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La Madonna di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, è la statua venerata nella Santa Casa.
Si tratta di una Madonna Nera: la sua particolarità è il volto scuro, comune alle icone più antiche, dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle candele. In alcuni casi sono rappresentate nere a ispirazione del Cantico dei cantici dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti, rivolgendosi alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. Queste parole sono all'origine del fenomeno delle Madonne nere, che sono donne bianche ma di pelle nera[senza fonte].

La statua originaria, risalente al XIV secolo, fu trafugata dalle truppe napoleoniche nel 1797, e poi restituita col Trattato di Tolentino e finita a Roma. Durante il periodo di esilio il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno di pioppo (identico all'originale) oggi conservato a Cannara (PG) e che attualmente rimane l'unico esemplare del periodo napoleonico, dopo l'incendio della statua originale del 1921, ad essere stato venerato nella Santa Casa[11]. La statua originale ritornò nel Santuario con un viaggio da "Madonna pellegrina" di otto giorni, dove giunse a Loreto il 9 dicembre 1801.

Nel 1921 divampò un furioso incendio all'interno del Sacello che incenerì la scultura. Venne subito rifatta per volere di Papa Pio XI utilizzando il legno di un cedro del Libano proveniente dai Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Nel 1922 il papa la incoronò nella Basilica di San Pietro in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto. Fin dal secolo XVI la statua è rivestita di un caratteristico manto ingioiellato detto Dalmatica.

Il culto della Madonna Nera di Loreto è replicato in molti altri santuari in tutto il mondo.