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L'Orizzonte Capovolto di Attilio Rossi

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Attilio Rossi nasce a Albairate, in provincia di Milano, nel 1909, e si avvicina sin da giovane al mondo dell’arte, fondando e dirigendo (1933-1935) la rivista Campo Grafico, capace di rivoluzionare la grafica italiana e di aprirla alle influenze del Bauhaus e dell'avanguardia internazionale.  
Nel 1935 si trasferisce a Buenos Aires e, mettendo a frutto la sua sensibilità e competenza estetica, diventa direttore artistico di alcune  importanti case editrici. Nel '50 torna in Italia, a Milano, dove trova un ambiente culturale aperto e vitale. Sono gli anni di Ponti, De Carli, Fontana… Rossi si inserisce nel tessuto della città, curando numerose iniziative (grazie al suo interessamento Picasso concede la Guernica per la mostra del 1953), che ricambia premiandolo con la medaglia d’oro per la cultura e l’arte (1974) e pruomovendo diverse esposizioni (si ricordi, ad esempio, quella a Palazzo Reale nel 1975). Dal 1994 riposa nel Famedio, il cimitero degli uomini illustri, di chi ha fatto la storia di Milano.
La sua pittura ha seguito un itinerario complesso, è passata dall’arte astratta alla figurazione più avanzata, e si è fondata su un uso attento e denso dei colori.
La Galleria Ponte Rosso di Milano la celebra con la mostra “L’orizzonte capovolto”.
Lunedì 18 ottobre l'inaugurazione.