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Julien Ries

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23 febbraio 2013.
Il cardinale Julien Ries, il più grande antropologo religioso del nostro tempo, si è spento a Tournai, in Belgio, all’età di 92 anni, dopo una vita dedicata allo studio e alla ricerca.
Nominato cardinale da Benedetto XVI nella festività dell’Epifania 2012, Julien Ries si è sempre distinto come teologo e studioso di grande cultura.
Ries diede dignità alle ricerche sull'antropologia religiosa fondamentale e introdusse la categoria dell’Homo Religiosus. Indirizzò la sua attenzione alle religioni orientali, in particolare alle figure di Mitra e di Zaratustra, e poi all'induismo, al buddismo e all'islam. Intraprese importanti ricerche di storia delle religioni antiche: le religioni dell’Egitto faraonico, lo gnosticismo, il manicheismo e le religioni ataviche germaniche e scandinave.

Studiò il senso della sacralità nella storia dell’uomo, il mito, il rito, i simboli.

Autore o co-autore di oltre quaranta libri e raccolte, ha inoltre pubblicato quattrocento articoli relativi a diversi campi della storia delle religioni.
Ha diretto il Trattato di Antropologia del Sacro, opera monumentale - pubblicata da Jaca Book - alla quale dal 1989 hanno collaborato i maggiori specialisti di tutto il mondo, giunta a compimento nel 2009 con il decimo volume.
Si ricordano, tra le sue numeose pubblicazioni, Il Sacro nella storia religiosa dell’umanità e Le origini delle religioni.

Julien Ries ha donato nel 2009 all’Università Cattolica del Sacro Cuore la sua biblioteca, la totalità dei suoi scritti e della corrispondenza. È stato così istituito, presso il Centro di Ateneo per la dottrina sociale della Chiesa, l'Archivio "Julien Ries" per l'antropologia simbolica.