Il Battesimo, sacramento della fede, è il fondamento della vita cristiana: “Mediante il Battesimo”, recita il Catechismo della Chiesa Cattolica, “siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione”.    
Battezzare significa “immergere”, seppellire il peccato nell’acqua (fonte di vita, che “contiene in germe la forza da santificare”)  e risorgere come “nuova creatura” (2 Cor 5,17). L’immersione, che richiama i simbolismi della morte e della rigenerazione, purifica dai peccati, quello originale e quelli personali, e rende il neofita figlio adottivo di Dio, membro di Cristo e tempio dello Spirito Santo.    
È Gesù stesso, dopo la risurrezione, ad ammonire gli apostoli: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (Mt 28,19-20). E a testimoniare l’importanza del Sacramento ai fini della Salvezza e della beatitudine eterna: “In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio” (Gv 3,5).     
Il Battesimo segna il cristiano con un sigillo spirituale indelebile della sua appartenenza a Cristo (“divenuto membro della Chiesa”, dice il Catechismo, “il battezzato non appartiene più a se stesso, ma a colui che è morto e risuscitato per noi”) e alla Chiesa, corpo di Cristo (“siamo battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo”, 1 Cor 12,13). Coloro che lo ricevono  diventano “pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” (1 Pt 2,5) e formano "il popolo di Dio della Nuova Alleanza” al di là di ogni differenza culturale, razziale o sessuale.    
La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio che deve svilupparsi, crescere e rinnovarsi “affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita” (Rom 6,4).