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I classici per ragazzi al cinema

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Noi cartoni facciamo gli scemi, ma non siamo mica stupidi!

(da Chi ha incastrato Roger Rabbit, Robert Zemeckis) 
Il signore degli anelli, John Ronald Reuel Tolkien
"La letteratura da vedere"

Ci sono cambiamenti che, probabilmente, letteratura e cinema hanno compreso già da molto tempo: il nuovo rapporto tra la new “digital” generation e la memoria di un passato culturale che non può essere ignorata, ma non può, d’altro canto, essere ancora propinata attraverso le tradizionali vie di comunicazione. Se la prassi era, fino a poco tempo fa, “vedo il film, perché è tratto da uno dei miei libri preferiti”, i ragazzi sono abituati ormai al contrario, al “mamma, voglio leggere il libro perché il film mi è piaciuto”.
È questo che ha fatto la fortuna delle note saghe appartenenti al filone fantasy, dalle vicende dell’adolescente mago Harry Potter, dapprima fenomeno letterario ad opera della scrittrice J.K. Rowling e successivamente trasposto al cinema, fino alla famosa Trilogia degli anelli di John Ronald Reuel Tolkien  diventata, grazie alle ambizioni di Peter Jackson, un caso cinematografico, per incassi e successo.    
I tre moschettieri, Paul W. S. Anderson, 2012
L'animazione fa rivivere i classici
Le storie della letteratura vengono attualizzate e riadattate al fine di renderle “leggibili e appetibili” anche al pubblico più giovane.
Questo è il motivo per cui il cinema ha deciso di cavalcare l’onda del “fenomeno 3D” con i suoi occhialini e la sensazione di trovarsi dentro ad un videogames, realtà tanto vicina ai ragazzi e plasmabile a livello di contenuti, tanto da essere utilizzato per riproporre i classici della letteratura:  il tanto atteso Hugo Cabret di Martin Scorzese è l’ultima novità sulle orme dell’omonimo romanzo di Brian Selznick, così come I tre moschettieri di Paul W.S. Anderson tratto dal romanzo di Dumas, Ma essi seguono operazioni già sperimentate da Tim Burton con la sua digitalizzata Alice in Wonderland, frugata da Carrol, oppure da Zemeckis che trasporta il Canto di Natale di Charles Dickens in A Christmas Carol.
 
La fabbrica di cioccolato, Tim Burton

Gli imperdibili

Ma anche senza la tridimensionalità, la letteratura ha ancora il suo fascino per i cineasta. Basta prendere un regista come Tim Burton per avere una personale visione de La fabbrica di cioccolato
Segnaliamo, inoltre, About a Boy, storia della divertente amicizia di un ragazzino già adulto, a causa delle situazioni che si trova a vivere in famiglia, con un uomo ancora ragazzino, terrorizzato dalle responsabilità e gli intramontabili Oliver Twist di Roman Polansky; Pinocchio di Luigi Comencini, la frizzante Matilda sei mitica di Danny DeVito e La tela di Carlotta di Gary Winick

Il cinema che rispolvera la letteratura, permette di attirare una larga fetta di pubblico giovane ma anche di risensibilizzare quel pubblico adulto, risvegliando i ricordi delle letture infantili.

 
Consigli per fasce d'età

Dai 3 anni

Oliver Twist – Roman Polasky
Le cronache di Narnia -  Andrew Adamson
Il libro della giungla - Wolfgang Reitherman
Pinocchio  - Luigi Comencini
Matilda sei mitica – Danny DeVito

Da 6  a 8 anni
Harry Potter –Registi vari
I tre moschettieri – Paul W.S. Anderson
Le avventure di Tin Tin – Steven Spielber
20.000 leghe sotto i mari - Richard Fleischer
La fabbrica di cioccolato – Tim Burton

Da 10 anni
Il signore degli anelli – Peter Jackson
Percy Jackson e gli dei dell’olimpo - Chris Columbus.
About a Boy - Paul e Chris Weitz
Nel paese delle creature selvagge – Spike Jonze