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Giornata Mondiale per la Vita Consacrata

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2 febbraio 1997: Giovanni Paolo II celebra la prima Giornata Mondiale della Vita Consacrata, volta a valorizzare “la testimonianza delle persone che hanno scelto di seguire Cristo da vicino” e, al tempo stesso, rinnovare i loro propositi e ravvivare i loro sentimenti.  
Con l’istituzione di questa giornata, papa Wojtyla persegue un triplice obiettivo:
-lodare Dio per il dono
della vita consacrata, che, “prima di essere impegno, è dono che viene dall'Alto, per iniziativa del Padre che attrae a sé una sua creatura con uno speciale amore ed in vista di una speciale missione" (da Vita Consecrata, esortazione apostolica post-sinodale)
-aiutare e sostenere
le persone che compiono questa scelta, ravvivare le loro motivazioni, “ritornare alle sorgenti della loro vocazione (…), confermare l'impegno della propria consacrazione”.
-celebrare coloro che si donano al Signore e divengono punto di forza, anzi “cuore stesso della Chiesa”
; che più fedelmene ripropongono nella Comunità “la forma di vita che Gesù, supremo consacrato e missionario del Padre per il suo Regno, ha abbracciato e ha proposto ai discepoli che lo seguivano" (Lumen Gentium n. 22).
Scegliere di vivere in questa condizione significa compiere una scelta forte, che si dà in modo alternativo alla logica del mondo; significa prendere una decisione radicale, che va abbracciata come dono e vissuta con atto di amore. Dice così, Giovanni Paolo in occasione del Giubileo della Vita Consacrata: “Invitati a lasciare tutto per seguire Cristo, voi, consacrati e consacrate, rinunciate a definire la vostra esistenza a partire dalla famiglia, dalla professione e dagli interessi terreni, e scegliete il Signore come unico criterio di identificazione”, come “nuova famiglia”, come termine, riferimento e senso del proprio agire.